Passione e tradizione che sfidano i dettami del tempo. L’ombrello di Francesco Maglia è un accessorio che rievoca il passato, ma perfetto per vivere la contemporaneità con uno stile d’altri tempi. Creati dalle abili mani di esperti artigiani, gli ombrelli Maglia si tramandano di generazione in generazione mantenendo sempre le stesse peculiarità del 1854, anno di fondazione dell’omonima ditta. Alla quinta generazione, Francesco e Giorgio, i due fratelli Maglia dirigono l’ azienda insieme. Conoscere ognuno di loro, e poter scambiare quattro chiacchiere con Francesco, per gli amici Chino, e suo nipote Francesco, figlio del fratello Giorgio, è stato un grande onore per il TBD Journal. La passione e la cura di ogni processo produttivo che riecheggia nei loro racconti sembra di riviverle toccando e osservando le loro creazioni. Usare un semplice ombrello non sarà più lo stesso, dopo aver avuto un Ombrello Maglia.
Da dove nasce la storia dei suoi ombrelli?
Chino: Come ditta è iniziata dal mio quadrisnonno, perché io sono la 5^ generazione. Nel 1850 è stato garzone, aveva un lavoro in provincia di Brescia e nel 1854 a 18 anni è diventato socio, poi è andato a Pavia da solo. A Pavia è stato 4/5 anni ed è venuto a Milano nel 1876 in Corso Genova, dove siamo rimasti fino a 16 anni fa, siamo andati via solo nel 1942-1943 perché siamo stati bombardati, poi hanno rifatto i pavimenti, e ricostruito tutto e finalmente e siamo tornati dentro.
Cosa è cambiato dall’inizio fino ad oggi a livello produttivo?
Chino: Per me è cambiato solamente il materiale dei tessuti perché una volta c’era la seta o la seta cotone, oggi invece è tutta roba in poliestere. Una volta c’erano le garzette per parasole, oggi invece c’è solo poliammide e poliestere.
Quindi la cosa che rimpiange di più sono i materiali?
Chino: Si, perché la seta è sempre stata un po’ il simbolo dell’ombrellino.
Cosa cambia tra un ombrello fatto in Cina e un ombrello Maglia?
Francesco Jr: La produzione in Cina è identica alla produzione in Italia. La differenza tra un ombrello Maglia e un ombrello cinese è la scelta dei fornitori e componenti. Quindi, mentre in Cina si usa molta plastica, noi non l’usiamo nè usiamo metalli scadenti, usiamo solo metalli con alti contenuti di carbonio per dare elasticità e un certo tipo di resistenza al prodotto. Non usiamo tessuto nylon leggero, tutti i nostri tessuti sono poliestere o policotone, se non cotone, tinto filo jacquard, realizzati su telai per cravatte, quindi il tessuto viene sviluppato permeabile e poi vengono resi impermeabili con un secondo processo definito resinatura. Viene spalmata una resina all’interno del tessuto, così l’ombrello esternamente è bello lucido, ha un bel risultato alla luce e internamente ha la parte di resina che da un’ottima impermeabilizzazione. Pensa che sono 3 volte più impermeabili dei requisiti standard per l’importazione di quelli cinesi dalla Cina all’Estero.
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